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Il libro di Antonio Masini offre documentate informazioni sulla storia della ceramica di Calvello a partire dal ritrovamento del Coccio di Pietrapanna, di un cratere e di un'anfora a figure rosse databili fra il 430-410 a.C., di quattro piastrelle degli inizi del Settecento con la dicitura "Giosuè dell'Aquila di Calvello". Atti catastali attestano la presenza in paese, già nel 1754, di due famiglie di faienzar (Mazziotta e Vitacca,). Atti del Comune dell'Ottocento riportano la professione di "figuli". Nel volume vengono ripercorse le diverse fasi della lavorazione della creta a cui gli uomini di tutte le civiltà si sono sempre dedicati. Interessanti e affascinanti sono i collegamenti con le civiltà della Mesopotamia, Grecia, Spagna, Cina e Arabia.